Colori, forme, font sono l’aspetto più visibile della comunicazione di un brand. Ma non ne esauriscono l’essenza più profonda. Ecco perché i nostri progetti di corporate design partono dallo studio del naming e logo e dalla personalizzazione nell’allestimento di aziende e punti vendita, passano per l’abbigliaggio degli stand fieristici, e finiscono col comunicare in maniera coerente lo spirito del brand attraverso ogni singolo strumento: depliant, brochure, carta intestata, biglietti da visita, calendari, poster, newsletter, packaging di prodotto, annual report e presentazioni istituzionali.
Grazie alla collaborazione con i migliori talenti del settore, realizzo anche stand fieristici e scenografie per grandi eventi, fiere, lanci di prodotto e inaugurazioni.
La comunicazione per gli eventi di qualunque tipologia permette di sperimentare tutti i tipi di media e di materiali dalla carta al video, dal legno alla tela. Ecco perché amo occuparmene: è un modo per esplorare nuovi territori. Niente di meglio per chi è curioso di natura. Si parte dal concept dell’evento, si passa alla realizzazione della sua comunicazione e si conclude con l’allestimento.
Il web non è solo la nuova – e sempre più popolata – frontiera della comunicazione. È anche un mondo virtuale, in cui strumenti come siti, video istituzionali, e-mail marketing e social media aumentano la visibilità e l’awareness di un brand o di un evento, ne definiscono il posizionamento. E soprattutto fanno tutto questo senza che un solo albero venga abbattuto, senza processi di stampa e raggiungendo ogni angolo del Pianeta. Senza consumare neanche una goccia di benzina. Perché di idee ne abbiamo tante, ma di Terra ce n’è una sola.
cialde caffè
ore di musica ascoltate
fidelizzazione clienti
immagini selezionate
Nasco a Castellana Grotte, in Puglia, nel 1979.
Dopo aver conseguito il diploma come Graphic Designer presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, mi occupo di design e comunicazione, sviluppando da subito un particolare interesse per la corporate identity e lo studio dell’immagine di grandi eventi. Un interesse affinato, negli anni, lavorando per clienti nazionali ed internazionali.
Da sempre “innamorato dell’amore” e della ricerca, penso che la curiosità sia il mio punto di forza. Una strana contrapposizione per uno che ha come motto di vita “l’ignoranza è il segreto della felicità”.
Una contrapposizione tanto forte quanto la passione per le due font che più esprimono il mio gusto: Helvetica e Garamond. La prima esprime la forza nella forma d’asta. La seconda ha tutta l’armonia delle curve. Le due font insieme rappresentano l’equilibrio perfetto che si trova solo nella conciliazione degli opposti.
Dal 2002 al 2014 sono stato a capo del reparto creativo di AIM Group International, società internazionale leader del mercato congressuale e nell’organizzazione di eventi.
Con il nome Dionisio Beatrice, firmo molti progetti di corporate identity e di comunicazione per lo spettacolo, tra cui l’album di Erica Mou “Bandiera sulla Luna” mentre dal 2013 firmo tutti i progetti di comunicazione di Checco Zalone. Nel 2020, con il poster del film Tolo Tolo di Checco Zalone, vinco il premio come miglior poster del Trailers Film Festival
Dal 2003 al 2012 sono stato major sponsor per la IAPCO (International Association of Professional Congress Organisers). Sotto questa sigla, firmo la nuova corporate identity e alcuni progetti corporate.
Dal 2016 sono vice-presidente della delegazione grafici di BARI e BAT all’interno di Confartigianato.
Amo il lavoro di gruppo, il brainstorming, il track, il kern, il gioco di gambe e la buona cucina.
“Vola come una farfalla, pungi come un’ape” – diceva Muhammad Alì parlando della boxe. Un principio che vale anche per la comunicazione, dico io. Sul ring – e sul mercato – bisogna essere leggeri come una farfalla. Senza il peso dei costi fissi, della struttura e delle dinamiche di un’agenzia tradizionale.
Ma bisogna anche sapere andare dritti al punto, colpire il target con il messaggio giusto e l’istintiva precisione di un’ape. Il resto lo fanno l’esperienza – maturata in questi anni lavorando su clienti nazionali e internazionali – e la capacità di scegliere di volta in volta le figure professionali più tagliate per un determinato progetto. Le stesse conosciute e testate collaborando in questi anni.
Un’ultima cosa, non meno importante delle altre: mi piace lavorare insieme ai clienti, più che per i clienti. Per questo penso che guardarsi negli occhi sia il primo, importantissimo passo in una collaborazione professionale. A questo proposito Rocky Balboa, giusto per restare in tema, direbbe “Guarda che faccia! È una faccia che ci si può fidare, sì o no? Questa la potrebbero mettere anche su un francobollo!”
Ecco, penso che la mia sia proprio una faccia così. Ma questo me lo dovete confermare voi.